BatailleIn questo testo si tenta un nuovo approccio al pensiero di Georges Bataille, col proposito di restituire all'autore la centralità filosofica che merita, liberandolo dalle interpretazioni parziali, che ne hanno spesso oscurato il senso. Attraverso la discussione serrata con gli aspetti filosoficamente più vertiginosi, dal superamento del "senso" al "non-sapere", fino a giungere ai limiti di un territorio "impossibile", si scopre tuttavia al fondo di questa smisurata tensione la necessità di un'insopprimibile esigenza metafisica, radicata nel cuore del singolo ente e della cosa stessa.
Il testo, risulta nuovo anche per la sua costruzione: due saggi autonomi e un confronto conclusivo a due voci per svilupparne e consolidarne i risultati. La figura di pensatore che ne emerge è degna di collocarsi, proprio per il suo aprire alla filosofia futura, tra i grandi del Novecento.
In questo testo si tenta un nuovo approccio al pensiero di Georges Bataille, col proposito di restituire all'autore la centralità filosofica che merita, liberandolo dalle interpretazioni parziali, che ne hanno spesso oscurato il senso. Attraverso la discussione serrata con gli aspetti filosoficamente più vertiginosi, dal superamento del "senso" al "non-sapere", fino a giungere ai limiti di un territorio "impossibile", si scopre tuttavia al fondo di questa smisurata tensione la necessità di un'insopprimibile esigenza metafisica, radicata nel cuore del singolo ente e della cosa stessa.
Il testo, risulta nuovo anche per la sua costruzione: due saggi autonomi e un confronto conclusivo a due voci per svilupparne e consolidarne i risultati. La figura di pensatore che ne emerge è degna di collocarsi, proprio per il suo aprire alla filosofia futura, tra i grandi del Novecento.